Friday, October 27, 2006

HO IMPARATO A POSTARE I VIDEO

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Ebbene, SI...so ancora scrivere.Ma ho imparato a postare i video, per me questo è un nuovo gioco e mi diverte molto. Il mio stato d'animo in questo momento è del tutto simile a quello delle bambine che hanno appena ricevuto "sbrodolina...edizione salivazione a 1ooo"; dal che si evince che sono una persona felice.
Notare come l'immagine di madonna crocefissa sia stata sostituita al video della crocefissione...su, andate a vederlo...è nel post precedente.

Il vostro blogger contento.(Certo che da quando so postare i video il mio lessico si è molto impoverito...:) )

Thursday, October 26, 2006

...E POI DICONO A MADONNA!


E poi dicono che Madonna è blasfema...
...per chi non l'avesse evinto da sè quest' uomo virile quanto Aldo Busi e Alessandro Cecchi Paone messi insieme è Pier Silvio Berlusconi, figlio del nostro amatissimo ( risate di sottofondo) ex premier.

Il vostro blogger turbato...( ma si sa, ormai che pure all'isola hanno bestemmiato tutto è possibile... chissà se i Finley scrvendo la loro più celebre canzone pensavano a questo...dubbi amletici, elucubrazioni della massima importanza).">

Friday, October 20, 2006

I GP ( SE NON VI PIACE SPREMETE I NEURONI E FATEVI VENIRE IN MENTE UN ALTRO NOME)




In mezzo a questi due baldi giovani, le date dei concerti imminenti del loro gruppo:

sabato 21: Festa di Cenci: live at Capannone della Chiesa di Mamiano ore 21.00/1.30 con la partecipazione di altri 3 gruppi rock;

martedi 31: Halloween: live at Palestra comunale di Montechiarugolo ore 21.30/1.00 con la partecipazione di altri 2 gruppi Metal e 1 gruppo blues

Per tutti i ragazzi di Parma o dintorni e per chiunque avesse un immotivato desiderio di vedere i GP sapete dove trovarli!

Sono graditi suggerimenti per nuovo nome gruppo...potreste essere, miei intrepidi lettori, gli artefici del nome di un gruppo che entrerà nella storia!

Per maggiori informazioni si consiglia la lettura del blog del Capitano Highlander al secolo Edoardo ( ma chiamatelo Eddie)...fancazzisti che avete tempo da buttare accorrete!

www.spaces.msn.com/himynameiseddie

Thursday, October 19, 2006

OGNI PROMESSA E' DEBITO




Queste sono le foto del famoso white and black party. Ogni commento è superfluo.

Monday, October 16, 2006

LIBRI E DINTORNI

1. Come avete organizzato la vostra libreria: per argomento, per autore secondo l'alfabeto, a casaccio? E in tal caso il casaccio segue uno schema? A casaccio, sono un fautore della teoria del disordine nell'ordine ( non so che cazzo sia ma l'appoggio in pieno)
2. Avete libri in lingua straniera, se sì, li organizzate per lingua o per autore?
Su, non scherziamo!
3. Li foderate, i libri, per proteggerli dal passare del tempo?
Si, si...poi prima di addomentarmi i saluto uno a uno augurando loro la buona notte.
4. Ci scrivete il vostro nome, oppure la data di quando ne siete venuti in possesso?
Certo e se per caso il giorno coincide con un compleanno disegno una torta, se il giorno è San Valentino due cuoricini...
5. Sottolineate le frasi che vi interessano, durante la lettura? Con cosa si sottolinea, con una neutra matitina o una penna devastante? E il testo lo glossate, ci scrivete cioè degli appunti a margine, o a piè di pagina? Fate delle orecchiette?
Ma chi ha scritto 'sto test? L'anima di Dante Alighieri?
6. Vi è mai capitato di leggere più volte lo stesso libro?
Si e ogni volta imapro qualcosa di nuovo!...Non è vero solo chi legge esclusivamente Harry Potter rilegge i libri...non riescono a disontossicarsi. Qualcuno chiami Don Mazzi.
7. Vi è capitato di acquistare un libro che avevate già, un doppione cioè? E che ne fate, lo tenete, lo regalate?
Se mi capitasse lo regalerei a Maria De Filippi...chissà che non impari l'italiano...
8. Il vostro fidanzato ha dei libri uguali, come vi comportate: li tenete in doppia copia o ne conservate una?
Il problema non si pone.
9. C'è un libro acquistato che non siete riusciti a leggere perché l'avete trovato bruttissimo e di cui vorreste sbarazzarvi perché vi imbarazza tenerlo in biblioteca, e avreste il coraggio di eliminarlo? Che sorte decidereste?
Si, la "bambina col falcone" della Pitzorno...già il titolo è inquietante.
10. Preferite il prestito di una biblioteca o l'acquisto in una libreria?
La biblioteca fa troppo radical-chic...l'altra ( sia chiaro, ho la tessera della biblioteca, ma è talmente sgualcita che l'unica cosa che posso prendere è il caffè della macchinetta)
11. Edizioni economiche, "normali" o prestigiose?
Dai dieci ai quindici euro....( è normale?)
12. E-book o libri di carta o entrambi?
Gli e-book sono una leggenda metriopolitana, come le macchine ad idrogeno ( puahh!!puahh!)
13. Prestate volentieri i vostri libri, ne siete gelosi? Se non ve li restituiscono, li richiedete indietro o li lasciate andare per la loro strada?
Metà dei libri in mio possesso non sono miei, non si chimano Pietro e non ritornano indietro. Io non li presto.
14. Se vi chiedessero di partecipare al bookcrossing, liberereste un libro vostro o comprereste una copia lasciando in giro quella?
Dipende dai libri, libri tipo "Mauruzio Costanzo...una vita mille rotoli di ciccia" li butterai sulle panchine con violenza inaudita...altri li prenderei volentieri, ma mi li terrei in barba alle regole ( ehi! a qualcosa serve essere anarchici).
15. Avete mai riciclato un libro che vi era stato donato, regalandolo a vostra volta? Ne avete mai ricevuto uno riciclato, e qual è stata la vostra reazione?
L'unica cosa che non riciclo è l'alluminio.
16. Il primo libro che avete desiderato possedere (chiedendolo in regalo, comprandolo, ecc.) e che non fosse un obbligo scolastico.
Il "GGG", orribile.
17. Un libro che vi ha cambiato la vita.
Geronimo Stilton, il castello di Zampaciccia Zampamiao. Seriamente siddharta e cento colpi di spazzola.
18. Fra tutti i libri che avete nella vostra libreria, qual è quello a voi più caro?
Siddharta...( ehi cazzo non c'è più!)
19. In un eventuale testamento: a chi destinereste i vostri libri?
Alla mosca o al mio amico immaginario.
20. Avete mai contato quanti libri avete?
Trecentoequalcosa ( tutto attacato).

AAA CERCASI TRADUTTORE, CHI ERO NELLA MIA VITA PRECEDENTE?

I do not know how you feel about it, but you were male in your last earthly incarnation.You were born somewhere around territory of modern Egypt approximately on 1450.Your profession was dancer, singer, actor.
Your brief psychological profile in that past life:Ruthless character, carefully weighing his decisions in critical situations, with excellent self-control and strong will. Such people are generally liked, but not always loved.
Lesson, that your last past life brought to present:Your lesson -- to combat violence and disharmony in our world, to understand its roots and origins. All global problems have similar origins

Su un sito inglese/americano/? inserendo la mia data di nascita mi è venuto fuori questo patocchio che dovrebbe appurare molte cose della mia vita precedente...ho capito che ero un ballerino,cantante,attore...qualcuno è capace di decifrare altro...non capsico questo idioma che per inciso studio da 8 anni e che per inciso è la lingua più parlata del mondo.
In cambio particolari piccanti sulla mia vita precedente ( che spero di repirire in qulache sito inglse/americano/?).

Chi scrive è il Daniel dell'altra vita...ah ah ah! Ho estorto la pasword a quel boccolone dell'altro Daniel...!

Sunday, October 15, 2006

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

Causa motivi tecnici ( ne capisco di computer quanto Dolce e Gabbana di sobrietà) un post che voglio assolutamente leggiate e commentiate è finito dopo questo, il post sul party e quello sul POF. Ancora qua...? Su andate a leggere....

Saturday, October 14, 2006

WHITE AND BLACK PARTY


Sono reduce dal mio primo party, una delle tappe fondamentali della crescita di un individuo, alla strenua del primo dentino caduto e della presa di coscienza del fatto che Maria De Filippi non è una donna. Inazitutto il tema della serata:white and black, ognuno doveva vestirsi o total black o total white o black and white. Si fa molto figo e vagamente yuppie lo so...macchè ci posso fare? Pare sia una tradizione dei quartini. Descriviamo il mio look in modo accorto e dettagliato: camicia bianca presa al mercato oggi prezzo 5 euro, pantaloni bianchi avorio ( l'avorio è bianco???), scarpe nere e dulcis in fundus...cravatta arancione di una virilità imbarazzante che c'entrava come l'italiano con Luca Giurato. Oggetti rotti ( non da me, sia chiaro...perchì mi avete preso?): uno specchio ( vi prego non scrivete sette anni di dsgrazia), un vaso ( ma questo è un classico). Vabbè ora sono davvero stanco...ma vi posterò alcune foto scattate da una mia compagna la cui unica ragione di vita è immortalarmi in posizioni da vero macho.
Saludos.
La risposta alla domanda che mi sono posto nell'altro post( che bella trovata per farvelo leggere) è 3 ( meno meno)....

Friday, October 13, 2006

HO UN POF...


Due precisazioni : non continuerò a discettare di corpi, anime, e parole...quindi tranquilli ho superato la mia crisi semimistica meglio di monsignor Milngo; il POF non è una malattia incurabile, dal che si evince che quindi NO, questo NON è l'ultimo post con il quale saluto i miei lettori prima di passare a miglior vita...quindi se vi stavavte accingendo a chiamare l'addetto al necrologio del "Resto del carlino" fermatevi. Premesso ciò posso parlare del pof, cosa si cela dietro a queste all'apparenza innocue lettere? Ancora NO, il pof non nè una nuova versione del massaggio shaitsu nè una rivisitazione occidentalizzta del sushi...è semplicemente ( rullo di tamburi) uno spazio di due ore scolastiche nel quale si può scegliere una attività opzionale. Io ho scelto "il quotidiano in calsse" ( dire che è un ripiego è eufemistico, era quella che doveva essere la riserva della riserva, tipo Simona Tagli all'isola dei famosi). Detto questo, uno a un corso che si chima "il quotidiano in classe"si aspetta di trovare le secchie delle secchie, gli emarginati tra gli emarginati, giusto? Così oggi accingendomi a passare un po'di tempo con dei baby-intellettuali mi sentivo terribilmente secchia, terribilmente emarginato, e ciò mi faceva felice. A frenare i miei entusiasmi fu l'apertura di quella porta che pensavo mi avesse portato nell'universo dei secchioni...DELUSIONE, DELUSIONE, DELUSIONE. Un paio di ragazze dall'aria vagamente intelligente, due tipe che ridevano a prescindere, tre ragazzotti che penso abbiano scelto il corso con la stessa consapevolezza con la quale i leghisti gridano "Bossi presidente". La profosoressa, una di quelle;pensavo non esistessero, pensavo che fossero una sorta di figura mitologica alla strenua del minotauro o di Maurizio Costanzo ( ah...no forse questo non c'entra)...invece esistono e sono già tra noi ( per chi leggesse solo le parti in grassetto non si sta parlando degli alieni e NO non sto discutendo dei parrucchieri di Ivana Spagna). Le profesoresse di latino che hanno scritto in faccia "sono frigida". Tralasciando il fatto che ne sapesse di dizione quanto Cristina Chiabotto questa prof. era davvero una palla ( e badate è raro usi queste espressioni giovanilistiche sul blog...). Dichiaro pubblicamente che, da oggi, capisco il perchè dell'odio di Letizia Moratti nei confronti della scuola. Inazitutto quell'essere dalle sembianze tutto fuorchè antropomorfe che chiamiamo prof ha distribuito un questionario sui giornali, 7 pagine dico 7 di crocette, dopo la seconda domanda la sorte ha preso il sopravvento sulla razionalità ( parafrasato:ho messo le croci alla cazzo). Ad un certo punto l'essere non antropomorfo mi chiede "perche hai segnato obiettività quotidiani 1?"...alchè io vagamente in imbarazzo non potevo dire "ho messo le crocette alla cazzo di cane...questo corso fa schifo"così candido, munito delle mie capacità oratorie, le (gli?) ho"mollato"un discorso inventato al momento sulla parzialità del giornalismo italiano. Allora visto che mi stavo annoiando, decisi di giocare al gioco che più mi diverte...fingermi un'intellettuale, fingermi un ragazzo impegnato. Presi il mio notes e finsi di scrivere cose profonde dandomi l'aria di chi si stava accingendo a diventare il Dante del 2000...peccato che al posto della Commedia del sommo poeta stava facendo un torneo di tris con il mio amico immaginario ( piacere lui si chiama Jason, mi sembrava un nome figo...tipo agente di borsa americano).


Fatti importanti della giornata: prima verifica di greco ( la domanda è 3 o 4?), ho scoperto che dire sono"della redazione del giornalino studentesco" fa figo...è un po' come dire "ne parli con il mio avvocato", "di queste cose se ne occupa il mio ufficio stampa.

Thursday, October 12, 2006

DOMANDE IDIOTE RISPOSTE IDEM

1.Che ore sono?...Secondo l'orologio del PC o quello della Tv? ( Qual'è l'ora giusta?) 2. Nome che c'è nella tua carta di identità?. Daniel, ma voglio cambiarlo in Jason così diventerò omonimo del mio amico immaginario 4. Numero di candele che avevi sulla tua ultima torta di compleanno? Le ho prese coi punti coop...c'era era un set da 80...le ho messe tutte( me sembrava immorale non metterne alcune, mi sono costate 20 scatole di pandistelle) 5. Data in cui di solito spegni quelle candele?. Dipende da quando finisce la raccolta punti 6. Animali domestici? Ho una mosca, anche quando le mosche in casa mia sono due è lei, ha il dono dell'ubiquità 7. Altezza? Non ho il metro...la coop non lo dà...l'ultima informazione sulla mia altezza l'ho rinvenuta nel libretto sanitario...1, 20 cm. 8. Colore degli occhi? Per alcuni color vomito per altri cacca...io dico verdi stagno 9. Numero di scarpe? Scarpe?Io sono avanti...vado in giro a piedi nudi . 10. Occhiali? Per qualche anno li portavo...esperienza orribile ( avevo perso il fazzolettino per pulirli...usavo la saliva) 11. Piercing? Lì ( lascio spazio all'immaginazione...) 12. Tatuaggi? Vedere risposta precedente( compresa la parentesi) 13. Quanto ti piace il tuo lavoro? ...(?)14. Luogo di nascita? Forlì...ma non ci sono mai stato...cioè una volta si...ma piangevo tanto...ero appena uscito da una relazione soffocante di nove mesi 15. Hai già bevuto un cuba libre? Cos'è? 16. Ti sei già ubriacato(a)? A un matrimonio, bevvi troppo, blateravo cose senza senso come "Maurizio Costanzo è un cappellone" e " Emilio fede sporco bolscevica (!)"17. Ti sei già innamorato(a)? Si...mi capita di continuo ( alla fermata del bus non so cosa fare...mi si è rotto l'anti-stress, per supplire a questa mancanza mi innamoro) 18. Hai già amato qualcuno al punto di piangere? Quand'è morto Goku in dragonball...questo conta? 19. Hai già avuto incidenti in macchina? Non so neppure andare in bicicletta ( non sto scherzando... sono sempre sincero...ok forse sui tatuaggi e i piercing no...ma qui si...) 20. Sprite o 7up? 7up è radical chic...assolutamente l'altra 21. Coca Cola o Pepsi? Vedere risposta precedente ( pepsi= radical chic) 22. Lemonsoda o Oransoda? Cos'è l'oransoda? Comunque l'oransoda... mi piace scoprire cose nuove... 23. Caffè normale o con panna? Panna con caffè. 24. Coperta o piumone? E' al piumone che piaccio io...dice che sono passionale 25. Lasciare o essere lasciati? Terza opzione ( qulunque essa sia...pure se fosse una serata con Marzullo per parlare della carriera di Marzullo opterei per questa) 26. Zone in cui ti piace essere baciato? Periferia, zona via Sidoli 27. Film preferiti? Al cinema mangio pop-corn...ogni tanto in omaggio ti fanno vedere pure un film! 28. Piatti favoriti? Quelli di porcellana con le rose 29. Giorno della settimana? Che giorno la danno la melevisione? 30. Canzone attuale? Vecchio scarpone ( si...attuale pare Paris Hilton stia pensando a un duetto o con Paolo Limiti o coi cugini di campagna) 31. Programma della televisione ? Blob...ok l'isola dei famosi( anche se sono un fan della messa della domenica di rete 4, sono iscritto al fan club) 32. Ristorante? Cinese, non ci sono mai stato. Mi dicevano che servivano le formiche...e a me piacciono le formiche ( le difendevo da piccole dai bambini che le torturavano...loro mi vogliono bene) 33. Animale? Le formiche 34. Fiori? Le bocche di leone ( non ho idea di come siano fatte) 35.Insalata? Pensateci...in salata...non salata...il mio compito è salare l' "IN" 36. Preferisci dare o ricevere? Dipende...cosa? Ho ricevuto regali orribili... 37. Hai già nuotato nudo(a) al mare o in piscina? Nelle mie fantasie 38. Ossessioni? Dormo con le mani sotto il cuscino...ho paura Satana me le lecchi...(?!) 39. Disney o Warner Bros? ...Che cazzo ne so...io nei cartoni guardo le scene dove si baciano...mica i titoli di coda! 40. Ristorante o fast-food? Fast food...specialmente se le crocchette di pollo hanno più di 1000 calorie . 41. Che nome aveva il tuo pupazzo preferito da bambino? Bubu...ma è il mio pupazzo preferito pure adesso...dormo con lui... 42. Quant fatto l'esame per la patente? Vedere risposta 19 ( parentesi compresa)43. Come ti vedi da qui a 10 anni? Nel salotto di Vespa... nelle vesti di addetto delle pulizie 44. Sei già stato condannato per qualche crimine? Ho rubato una figurina e una calamita ma distrutto dai sensi di colpa ho restituito entambe 45. Qual è il negozio che sceglieresti per spendere tutti i soldi di una carta di credito? Toyland o Intissimi. 46. Cosa fai di solito quando ti senti giù? Gurado Costanzo e penso a quanto la natura è stata genorosa con me. 47.Qual è la parola o frase che dici più spesso? Properispomena 48. Qual è la cosa che ti fa più arrabbiare? L' ignoranza.49. Qual è la cosa più bella del mondo? Il cioccalato associato a una cretinata alla tv 50. A che ora ti corichi? Non ho orari, sono come i manager giapponesi...con la differenza che loro si chiedono "quando mi riposo?" e io "quando lavoro?! 51. Qual è la persona che meno probabilmente ti risponderà a questa mail? Lo sto pubblibando sul blog...odio le catene. 52. Sport da vedere in TV? Spara cazzate con Alba Parietti e Massimo Giletti 53. Gusto di gelato preferito? Caramello. 54. Macchina? Vedere risposte 19 e 42 ( parentesi comprese) 55. Macchina dei sogni? Vedere risposte 19, 42,55 ( parentesi comprese) 56. Di’ una cosa sulla persona che ti ha mandato questa mail: Me l'ha mandata Jason, il mio amico immaginario..."fatti vedere un po'più spesso, ok?" 57. Frase di un film? ...si...!Si!...non è come pensi...( porta sbattuta)...si!...Si!58. Che ore sono? Vedere risposta 1 ( parentesi compresa) 59. Per finire da’ un consiglio a chi legge queste righe: Paga le tasse!

AMAMI

Due corpi che si fondono, due sguardi che s’incrociano, quattro pupille che si dilatano a dismisura, mani che fremono dal desiderio. Labbra da mordere, labbra da baciare, labbra da toccare, labbra da annusare, labbra da accarezzare. Sul quel petto vigoroso appoggio il mio capo, tendo l’orecchio per sentire il tuo cuore, lo sento battere all’impazzata, sento che mi vuoi, sento che mi desideri. L’avevo già evinto dal tuo sorriso fresco, genuino, giocoso, gioioso, ludico, quel sorriso che mi ammalia, che mi strega, che solo tu sai fare, quel sorriso inimitabile, indescrivibile. Posso viaggiare per il tuo corpo, esploro quelle due isole selvagge che amo, mi perdo, l’amore è un labirinto. Cerco la via maestra, non la trovo, prendo una secondaria. Mi baci, quegli attimi in cui le nostre labbra si sfiorano sono infiniti, siamo in un’altra dimensione. Il pianeta Terra non è il nostro mondo quegli istanti, ci estraniamo da tutto, siamo solo noi e la nostra passione, il nostro desiderio che stiamo consumando. Lo potrei urlare, lo potrei sbraitare, ma te lo sussurro sommessamente all’orecchio: “ti amo”. Non sono infatuato di te, tu per me sei tutto, sei un dio greco, le tue guance si colorano, quando ti accarezzo soave, sei timido nella tua spregiudicatezza, sei un debole nel tuo corpo da Ercole. Il nostro amore trascende dalla fisicità, sento le nostre anime che discettano, che si raccontano, che si specchiano l’una nell’altra. Ti soffio sui capelli, ti stampo un bacio sulla fronte, chiudo gli occhi e continui ad amarmi. Ci amiamo incuranti dell’orologio che sancisce il tempo che passa, ma noi siamo immortali, non siamo soggiogati alle regole degli uomini. Non siamo persone, adesso siamo amanti, stiamo portando avanti il disegno della passione del piacere, pennelliamo con foga ma con precisione. Cercami quando mi vedi, parlami quando non sento, baciami quando sono insensibile al tatto, parlami quando ho i tappi nelle orecchie, io ti sentirei anche se non avessi orecchie, ti vedrei anche se non avessi occhi, distinguerei i colori che ti contraddistinguono pure se fossi daltonico, sentirei il tuo profumo rinchiuso in una camera gas. Ti amo, cucciolo mio.


2
Vorrei non avere un cuore. Se non l’avessi non sarei costretto a sentire le sue urla strazianti, non sarei obbligato a piangere ascoltando i suoi sussulti, le sue voglie insaziabili. Purtroppo il mio corpo non accetta la razionalità, è un ammasso di muscoli in balia della passione, carne alla ricerca di carne. Nell’oscurità della notte t’intrufoli supino tra le pieghe del lenzuolo, un fremito, un gemito, un urlo, un bacio. Non voglio tu vada, ho bisogno di sentire il tuo respiro sul mio petto, mi devi ancora tastare, devi ancora amarmi; devi amarmi fino a che io non esalerò l’ultimo respiro, e lo farò stringendoti forte la mano, come facevo con la mia mamma. L’altra notte le hai pronunciate, un po’sommessamente, ma le hai emesse quelle due parole, “ti amo”. Implicitamente me l’avevi già detto coi tuoi gesti, coi tuoi baci, con le tue carezze, ma sentirlo uscire dalle tue labbra morbide e rudi è diverso, è magico, è incantevole. Purtroppo la vita non è solo baci, carezze e coccole. Esistono le botte, esitono le violenze, ma quello che più mi fa male è la sveglia che mi porta bruscamente alla realtà, niente più sogno, niente più illusioni, inizia quella che viene chiamata la vita reale;la odio. "Prima il dovere poi il piacere", quante volte l'hai sentita questa frase?Quante volte avresti voluto urlare a tuo padre, alla maestra, alla profesoressa di matematica " me ne fotto del dovere, voglio solo il piacere e subito "?Tante, troppe. Noi eretici, noi anarchici del piacere ce ne sbattiamo, vogliamo poter essere liberi. Detestiamo questo qualunquismo, queste proverbi che camuffano il nulla, il vuoto di chi si maschera dietro a frasi non sue, dietro ad idee frutto di menti malate;malate perchè l'idea è per antonomasia espressione di unicità, tutto il resto è ideologia, è culto popolare. Idea, tre vocali, una consonante, due occhi socchiusi. Quel brivido, quell' attimo fuggente, quel fremito. Il momento in cui si partorisce un'idea è simile all'apice dell'amore, quel nanosecondo eterno. Il mio cuore straborda di idee, si sono riposte nel cuore e non nel cervello, non credo al concetto di neuoroni e sinapsi. Non ho il culto della mente, esso è dovuto allo scientismo che impera barbaramente nella società dei bambini in provetta, nella società della negazione della meravigliosa imperfezione atavica dell'uomo. Desiderio, sei il mio desiderio...d'ora in poi sarai questo, il mio desiderio, anzi Desiderio, come un nome di battesimo.
3
Desiderio,
ti cerco, non ci sei.
Sei fuggito lontano
il mio cuore ha sete di te,
abbevaralo
è disidratato.
4
Ogni tanto qualche goccia di te si posa sul mio cuore, ma è troppo poco. Mi sembra più la famosa tortura cinese delle gocce d'acqua sulla testa che il turbinio di passione che voglio. Il buco è sul cuore, non sul capo, voglio una tempesta, non una piogiarella di primavera. Voglio il diluvio, l'arca di noè sarai tu, le speci da proteggere un paio di cuori.

Tuesday, October 10, 2006

PAROLE

Parole, mie aguzzine. Parole mie redentrici, v’invoco, v’imploro, mi prostro al vostro cospetto. Ditemi perché mi avete scelto e perché vi amo e perché vi odio, ditemelo perché mi sfugge. Senza di voi io non sono nulla, siete i resti di guerra di una guerra mai combattuta disseminati lungo pagine bianche, il mio campo di battaglia. Io vi partorisco, ma siete voi ad allattarmi, a crescermi, ad insegnarmi come si vive la vita, con severità e con dolcezza. Siete mia madre, siete mio padre, siete mio fratello, siete mia sorella, siete il mio amico, siete il mio prete confessore. Eppure senza di me voi non sareste nulla, solo un insieme di segni amorfi che si susseguono vorticosi, io sono vostro padre, vostra madre, vostro fratello, vostra sorella, il vostro prete confessore. Io sono uno, voi migliaia, siete scorrette, vi avventate avide su di me, un uomo con una sola vita. Voi vivete dai tempi degli antichi Sumeri, voi avete mille segni, mille simboli, date vita a mille idiomi. Siete scaltre, vi fate amare, fate soffrire chi vi conosce, chi vi da la vita, chi vi vezzeggia, chi vi coccola. A volte abuso di voi, mi servo del vostro linguaggio in modo turpe, scusatemi ma sono un uomo debole. Siete la mia follia, la mia anarchia, la mia dittatura, siete sgualdrine, siete sante. Siete patrizie, siete plebee, siete incantevoli, siete mostruose, siete bambine, siete vecchie. Siete femmine anche se finite per “o” o per “i”, siete misogine perciò masochiste, siete terribilmente incoerenti, la coerenza che concetto orribile! Preferite la libertà voi, il libertinaggio forse. Siete sacre, viziose, immorali, siete spiriti liberi, d’altronde ci sarà un motivo se Socrate non vi cintava nella cella della scrittura e preferiva foste emancipate dall’uomo e dalla natura, facendovi svolazzare leggiadre e soavi? Non siete il mio “io” più profondo, non siete il mio porto sepolto, non siete nulla. Una proiezione del vuoto, questo siete! Il nulla strabordante di tutto, un bacio tra mille botte, un sogno tra una miriade di incubi, una sorgente tra le dune del deserto, un miraggio. Parole.

Sunday, October 08, 2006

LA BALLATA DELLE PRUGNE SECCHE


No, non mi sono dimenticato il sottotitolo "lassativi e dintorni", sto solo mantendo una promessa che tempo fa feci a voi, miei intrepidi lettori. Siccome mantengo le promosse quanto il buon Silvio, considerate questa come l'eccezione che conferma la regola:

IL MIO PRIMO ARTICOLO PER IL GIORNALE STUDENTESCO( IN ESCLUSIVA PER VOI)
La ballata delle prugne secche

No, non è la nuova Melissa p. E state attenti a paragonarla a Brigitte Jones, si potrebbe alterare perché la trentenne ineluttabilmente single “è fiction, mentre lei nel suo libro ci ha messo onestà a pacchi”. Irrequieta, pazza, ironica quanto basta Pulsatilla è l’emblema della ventenne occidentale, una ragazza in perenne lotta coi chili superflui e che cita con straordinaria disinvoltura, facendoti restare a bocca aperta, Kafka o Vittorio Alfieri. Pulsatilla nacque nel tacco dello stivale all’inizio degli anni ottanta, genitori divorziati, di sinistra, che le proibivano severamente di vedere “Beautiful”, ma che non si facevano problemi a rollare una canna insieme a lei. La giovane scrittrice ripercorre la sua infanzia con spiccata ironia, discorrendo sul taglio dei capelli amorfo che era costretta a portare e sulle mille bambole che espletavano le funzioni fisiologiche che possedeva, come “Sbrodolina”, che sputava, “Pappasipappano”, che vomitava, “Lulù qualcosa”, a cui ogni giorno doveva cambiare il pannolino. Il titolo del libro, la ballata delle prugne secche, è anche il nome di un capitolo della divertente prima fatica letteraria di Pulsatilla nel quale lei parla dell’anoressia, malattia che l’ha attanagliata nell’adolescenza. Le prugne secche erano tra i pochi spuntini ammessi da una dieta proposta da una di quelle riviste femminili patinate che la prosatrice pugliese leggeva; mettendo in pratica ciò che questa diceva con lo stesso rigore con il quale i Testimoni di Geova applicano i precetti biblici. Divertenti sono anche i capitoli dove si discetta dello strano idioma che è il dialetto di Foggia, dei trattamenti anticellulite e dei mille problemi artificiosi che tormentano le ragazze del duemila, delle prime e maldestre esperienze amorose dell’autrice e delle altrettanto maldestre sue apparizioni nel mondo del lavoro. L’unico appunto che mi sento di fare a Pulsatilla è quello di non indugiare troppo sulla sfera puramente sessuale. Infatti sebbene la scrittrice parli della sessualità con umorismo e sarcasmo, cosa non hanno fatto invece altre sue celebri colleghe, alcuni capitoli come “gita al fallo” risultano scontati, riciclati, una brutta copia degli episodi di “sex and the city”. La ballata delle prugne secche è un esperimento narrativo concepito da una blogger, infatti l’autrice era già nota da tempo nella blogosfera, il suo blog (http://www.pulsatilla.splinder.com/) è uno dei più cliccati e amati d’Italia.Questo libro è quindi anche la prova di come i blog, oltre ad essere un fenomeno sociale sempre più esteso, siano un ottimo mezzo per gli aspiranti scrittori per farsi notare, questi spazi web permettono ai giovani di avere un approccio più moderno e dinamico con la scrittura. L’opera di Pulsatilla più che un’autobiografia è un reality-show letterario dove l’unico concorrente del gioco non occulta i lati di sé che forse andrebbero celati, dove a volte il buon gusto non fa da padrone, dove a volte l’ironia nasconde pianti e disperazione.

Saturday, October 07, 2006

ELEZIONI E DINTORNI, TRA API OPERAIE E CARRELLI DELLA SPESA



No, non mi sto accingendo a pubblicare un pezzo sulle grandi catene di supermercati che sfruttano barbaramente le api operaie con l'appoggio del presidente che vuole truccare le prossime elezioni. Anche perchè di multinazionali, api operaie e di elezioni ne capisco quanto Daniele Interrente del pensiero aristotelico e delle sue implicazioni nella società postmoderna. Sto parlando delle presentazioni delle liste dei rappresentanti d'istituto della mia scuola, la cui decadenza è comprovata dal fatto che due liste portano i seguenti nomi: "api operaie" e "lista della spesa"( i cui canditati hanno giustificato il suddetto nome con l'esistenza di un fantomatico ironico gioco di parole, gioco di parole visibile quanto le tette di Cristiana Chiabotto prima dell' imbottimento). Il mio voto andrà di sicuro alla "lista della spesa", se non altro perchè hanno la spilla. La spilla è il fulcro di tutto, mi fa sentire per un attimo in un liceo americano ( il problema è che una volta tornato alla realtà, il fatto che la mia scuola sia sprovvista di carta igenica renderà l'atmosfera un po' meno magica); ne ho voluta subito una, tentando invano di vendere il mio voto in cambio di uno sconto del 50 sul vessillo che ostenterò con inspiegabile orgoglio visto che l'immagine dell'oggetto dei miei desideri è un carrello della spesa, dal che si potrebbe evincere che io sia un cassiere della coop minorenne, sfruttato. Passiamo al capitolo delle "api operaie", i loro rappresentanti, muniti di rasta e treccine colorate, hanno subito precisato che il termine "operaie" non deve essere collegato "all'ideologia comunista o marxista" ( la contrapposizione tra comunismo e marxismo la dice lunga sulla conoscenza di questi ragazzi( ?) del celebre filosofo tedesco), penso che questa sottolineatura sia dovuta la fatto che metà della calsse aveva addosso "Armani"e "D e G", ... da questo si evince che i comunisti scarseggiano ( e anche le persone dotate di neuroni non inceneriti dalla cultura pop, di cui Stefenao Gabbana e Domenico Dolce sono l'emblema, cultura di cui peraltro sono strenuo sostenitore). La probabilità che le api operaie ricevano il mio voto è pari a quella che Antonio Di Pietro venga nominato membro onorario della accademia della crusca. Anche perchè le parole "legalità" e "lecito" c' entaravano nel loro discorso quanto le cozze col miele, quanto i folti capelli con Maurizio Costanzo. Delle altre liste posso dire poco e nulla, uniche cose degne di nota sono l'entusiasmo con il quale due ragazze parlavano delle feste ( entusiasmo simile a quello che contraddistingue i programmi Di Marzullo), il fatto che un canditato scrutava con aria vagamente contrita una cartina dell'impero romano, e i due ragazzi effimanati che tentavano maldestramente di far apparire la propria voce seria e maschia.


Eventi del giorno: prima interrogazione di greco ( entusiasmo... vedere programmi Marzullo), voto 6 ( raccimolato attraverso grotteschi tentavi di spiegazione delle regole di grammatica della lingua di grandi letterati, quali Omero, Plutarco, Senofonte... i cui rivoltamenti nella tomba farebbero spaventare pure il più perverso dei necrofili).

Il vostro blogger...( come mi aggettivereste voi?)

Tuesday, October 03, 2006

FA SCHIFO O CAGARE?

Il vostro compito è decretare se ciò che mi sto accingendo a scrivere fa schifo o fa cagare.

VOGLIO DIVENTARE UNA POP STAR

Piccola premessa: scrivo questo libro( oddio un libro?!? ) per diventare una popstar. Rimasi parecchio sconvolto quando capii che non avrei mai raggiunto il mio obiettivo, o in alternativa la possibilità di avere i tanto attuali quindici minuti di celebrità decantati da Andy Wahrol, mediante la musica, il cinema, la tv, il teatro e i programmi di cucina. Così decisi di scrivere un libro! Insomma ce l’ha fatta Melissa P a diventare famosa grazie alla scrittura, e cosa ha lei che io non ho? Solo un paio di tette e qualche esperienza sessuale di cui mezza Italia conosce i minimi dettagli. L’idea di cimentarmi nella scrittura di un libro mi è venuta di notte il che mi sembra una cosa positiva, tutti gli scrittori lavorano di notte spesso presi da un raptus che non si è neanche degnato di me. Il problema era che pensavo che la mattina dopo mi sarei dimenticato dell’idea appena partorita ( metaforicamente si intende eh) pensai quindi di scrivermi qualche promemoria, ma non le feci, seguii invece un consiglio della mia maestra delle elementari e mi feci un nodo ai capelli per ricordarmi il modo in cui sarei diventato una popstar. Il nodo la mattina scomparse, l’idea No. Forse vi starete chiedendo perché io voglia diventare una popstar, come ci sono le stesse probabilità che non ve ne freghi nulla, ma lo scrittore sono io e quindi il despota sono io e con buona pace dei dissidenti vi elenco i molteplici motivi della esistenza del mio desidero insopprimibile di diventare un’icona popular:

a)Le popstar sono oggetto di venerazione da parte dei fan, la loro venerazione ricorda vagamente un culto pagano.
b)Dalle parrucchiere le popstar diventano più importanti dei capelli, che sarebbero in teoria la causa dei pienoni negli hair center( fa figo chiamarli così), però non si è mai sentita una
donna che mentre si fa tingere i capelli parla della tintura, probabilmente sta parlando di una notizia su Brad Pitt e Angelica Jolie( chiamati confidenzialmente da lei Brad, pronunciato come si scrive, e Angelina).
c) Le popstar sono le regine incontrastate dei blog e dei forum su internet e niente e nessuno riuscirà mai a detronizzarle, neanche nell’eventualità dello scoppio della terza guerra mondiale.
d) Signorini parla continuamente delle popstar.

Ok, forse l’ultimo vantaggio non è proprio un gran vantaggio, anzi non è proprio un vantaggio però, restano sempre i culti semi-pagani, le parrucchiere e i blog. Nel complesso direi che conviene diventare una star, certo c’è la non privacy, ma vuoi mettere i pettegolezzi dalle parrucchiere e i culti miscredenti? Non c’è paragone, nel modo più assoluto.
Se diventassi una popstar inoltre capirei la funzione, i partecipanti e i luoghi dei salotti romani; a volte metto persino in dubbio la loro esistenza, cioè insomma secondo me sono un mito, una leggenda. Penso che essi abbiano più che altro un valore simbolico ed evocativo( gli scrittori dicono cose del genere vero?). Sto cominciando a parlare, a relazionarmi, a raccontarmi, persino a ruttare come uno scrittore, gli scrittori ruttano e come l’ho scoperto ve lo racconterò più avanti, sono quasi uno scrittore! Un solo piccolo intralcio sbarra prepotentemente la strada che porta all’olimpo dei giocolieri di parole( questa da dove l’ho tirata fuori?): il target, l’incubo dei pubblicitari e la prova inconfutabile dell’esistenza di un piano per la catalogazione degli esseri umani. Presi così carta e penna intenzionato a delineare le caratteristiche dell’ acquirente tipo che potrebbe sputtanare dei soldi per comprare qualcosa scritto da me. Le uniche peculiarità che mi venivano in mente per descrivere gli appartenenti, o forse gli adepti alla mia fascia di mercato erano la mancanza di un cervello o il possedimento di una ricchezza tale da potersi permettere di buttare via dei quattrini. Ma non mi sentii di scrivere ciò, così il mio foglio rimase malinconicamente e inquietantemente bianco, vuoto, scarno.
Ma in fondo io non mi dovrei occupare di simili quisquilie, non sono cosa da prosatori ma da aridi addetti alle public relation di una qualche multinazionale, d’ora in avanti mi dovrò occupare solo di arte e cultura. Certo l’accezione del termine cultura non sarà restrittiva e limitata, sarà molto aperta, il che significa che considererò formazione intellettuale anche la conoscenza dei partecipanti ai reality, cioè penso siano tutti d’accordo sull’ interesse culturale che suscitano. Quando parlerò d’arte inoltre mi saranno concessi commenti maliziosi sulla capigliatura di Marzullo, sugli sccacolamenti di Costanzo e sulle tette finte di Mascia Ferri ( ex Gf), cioè anche qui tutti d’accordo?
Ho deciso inoltre di stipulare, copiando spudoratamente Selvaggia Lucarelli, un contratto con i miei lettori il quale mi impegnerà a tenere determinati comportamenti nella sciagurata ipotesi di diventare celebre:
a)Non dichiarerò che il segreto della mia forma, e per inciso non né un segreto né una forma, è bere succo di papaia.
b) Non parteciperò ad un talk-show il cui tema è “uomo panzuto sempre piaciuto”.
c) Non rivelerò di essere un adepto di una religione il cui nome comprende le lettere k e w.
d) Non rilascerò interviste dicendo: “ preferisco che la mia vita privata rimanga tale”; salvo poi diramare inviti ai paparazzi dove informarli dei cessi pubblici dove mi reco abitualmente.
e) Non dirò che da quando mi sono avvicinato al cattolicesimo (avvicinamento che peraltro non c’è mai stato) vedo l’alba ( ma chi la Parietti?) e il tramonto con occhi diversi.
f) Non fingerò di conoscere le parole di “anima mia” aprendo la bocca e fingendo un colpo di tosse quando la telecamera mi inquadra.
g) Non farò finta di essere colpito dai discorsi di Barbara Palombelli.