Sunday, October 08, 2006

LA BALLATA DELLE PRUGNE SECCHE


No, non mi sono dimenticato il sottotitolo "lassativi e dintorni", sto solo mantendo una promessa che tempo fa feci a voi, miei intrepidi lettori. Siccome mantengo le promosse quanto il buon Silvio, considerate questa come l'eccezione che conferma la regola:

IL MIO PRIMO ARTICOLO PER IL GIORNALE STUDENTESCO( IN ESCLUSIVA PER VOI)
La ballata delle prugne secche

No, non è la nuova Melissa p. E state attenti a paragonarla a Brigitte Jones, si potrebbe alterare perché la trentenne ineluttabilmente single “è fiction, mentre lei nel suo libro ci ha messo onestà a pacchi”. Irrequieta, pazza, ironica quanto basta Pulsatilla è l’emblema della ventenne occidentale, una ragazza in perenne lotta coi chili superflui e che cita con straordinaria disinvoltura, facendoti restare a bocca aperta, Kafka o Vittorio Alfieri. Pulsatilla nacque nel tacco dello stivale all’inizio degli anni ottanta, genitori divorziati, di sinistra, che le proibivano severamente di vedere “Beautiful”, ma che non si facevano problemi a rollare una canna insieme a lei. La giovane scrittrice ripercorre la sua infanzia con spiccata ironia, discorrendo sul taglio dei capelli amorfo che era costretta a portare e sulle mille bambole che espletavano le funzioni fisiologiche che possedeva, come “Sbrodolina”, che sputava, “Pappasipappano”, che vomitava, “Lulù qualcosa”, a cui ogni giorno doveva cambiare il pannolino. Il titolo del libro, la ballata delle prugne secche, è anche il nome di un capitolo della divertente prima fatica letteraria di Pulsatilla nel quale lei parla dell’anoressia, malattia che l’ha attanagliata nell’adolescenza. Le prugne secche erano tra i pochi spuntini ammessi da una dieta proposta da una di quelle riviste femminili patinate che la prosatrice pugliese leggeva; mettendo in pratica ciò che questa diceva con lo stesso rigore con il quale i Testimoni di Geova applicano i precetti biblici. Divertenti sono anche i capitoli dove si discetta dello strano idioma che è il dialetto di Foggia, dei trattamenti anticellulite e dei mille problemi artificiosi che tormentano le ragazze del duemila, delle prime e maldestre esperienze amorose dell’autrice e delle altrettanto maldestre sue apparizioni nel mondo del lavoro. L’unico appunto che mi sento di fare a Pulsatilla è quello di non indugiare troppo sulla sfera puramente sessuale. Infatti sebbene la scrittrice parli della sessualità con umorismo e sarcasmo, cosa non hanno fatto invece altre sue celebri colleghe, alcuni capitoli come “gita al fallo” risultano scontati, riciclati, una brutta copia degli episodi di “sex and the city”. La ballata delle prugne secche è un esperimento narrativo concepito da una blogger, infatti l’autrice era già nota da tempo nella blogosfera, il suo blog (http://www.pulsatilla.splinder.com/) è uno dei più cliccati e amati d’Italia.Questo libro è quindi anche la prova di come i blog, oltre ad essere un fenomeno sociale sempre più esteso, siano un ottimo mezzo per gli aspiranti scrittori per farsi notare, questi spazi web permettono ai giovani di avere un approccio più moderno e dinamico con la scrittura. L’opera di Pulsatilla più che un’autobiografia è un reality-show letterario dove l’unico concorrente del gioco non occulta i lati di sé che forse andrebbero celati, dove a volte il buon gusto non fa da padrone, dove a volte l’ironia nasconde pianti e disperazione.

10 Comments:

Anonymous Anonymous said...

Grazie di tutto cuore :-)
CIAO!!!

8:42 AM  
Blogger da92 said...

Prego Lario...sempre puntuale a rispondere eh?:)

8:51 AM  
Anonymous Anonymous said...

Eh-eh-eh... faccio il prima possibile :-)
CIAO!!!

9:50 AM  
Blogger da92 said...

Sei troppo un grande:)...su scattare:)

10:08 AM  
Anonymous Anonymous said...

bè... diciamo che è bene che i suoi genitori gli impedissero di vedere beautiful... riguardo alle canne... bè...non saprei... ma tu sei di destra? ciao

4:49 AM  
Blogger da92 said...

Non sono di destra! Sono di sinistra, ma a modo mio,comunque non è grave farsi le canne ma il fatto che i genitori se le rollino insieme ai figli un po'si...
Ps. Io non riesco avivere senza sentire la sigla di Beautiful 1 volta al giorno! Baci...da92

4:59 AM  
Anonymous Anonymous said...

si è vero... non è bello rollarsi una canna con i genitori... però... credo che sono esperienze che prima o poi tutti facciamo nella vita... i genitori ci dicono di non farlo ecc ma pure loro ai tempi dei tempi se ne sono fumata almeno una... lei in un certo senso ha fatto questa esperienza con i genitori... logicamente poi stà a lei decidere se è cosa giusta o sbagliata... (spero di non aver fatto undiscorso a bischero) ciao

9:47 AM  
Blogger da92 said...

Si sono esperienze che fanno un po'tutti...hai ragione. Ma però l'immagine di una madre che si rolla una canna con la figlia mi mette molta tristezza...):

10:40 AM  
Anonymous Anonymous said...

ah.. capisco...

5:20 AM  
Anonymous Anonymous said...

allora non è ora di postare un po la Elia ? vogliamo farla diventare una icona da blog?

7:21 AM  

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