REALITY SHOW
Anno 2000, quel capodonno fu memorabile tutta la schiera di parenti e amici che all'unisono gridavano "5, 4, 3 ,2, 1"......in quel momento ebbi paura, molta paura.Infatti sebbene avessi solo otto anni era un seguace della fine del modo alla mezzanotte del giorno che avrebbe portato l'umanità nel ventunesimo secolo, mia madre tentava invano di rassicurarmi: "In Giappone sono già nel 2000 e sono tutti sani e salvi".Ma siccome ero ( e sono) terribilmemnte egocentrico ero convinto che membri dell'opus dei ( associazione di cui ignoravo l'esistenza) avessero messo una bomba proprio sotto la casa dove stavamo festaggiando.Ma Carlo Conti entusiasta gridò "2000!!!"e nessuno era morto.Ero fondamenlamente deluso, mi sentivo facente parte di un'evento storico....peccato!!!O forse no!!!Perchè quello fu l'anno dello sbarco( parola di cui capii fini in fondo l'accezzione gurdando l'isola) dei reality show in Italia.Tutto cominciò con una pubblicità dell'azienda del puffo nazionale....parlava di una casa, di dieci persone rinchiuse dentro essa, di nomination ( sfido qualunque italiano, nel 1999, aconoscere il significato di questa parola) mia mamma con tono solenne disse che si trattava di un programma stupido in quanto aveva sentito già di parlare di reality dai giornali. Però quel giovedì tutta la famiglia come la maggior parte di quelle italiane si riunì intorno al televisore incuriosita. Ero vergine di rality fino a sei anni fa, eppure è come se io e loro fossimo sposati da venti anni,la voce della Bignardi mi risuonava nelle orecchie dalla mattina alla srae ciò vi assicurio non era piacevole. Oggi nel 2006 sono un fanatico dell'isola che in un mio tema sulla tv ho definito in stile palombelli "una pseudo-tragedia greca esportata in un isoal deserta", mi sentivo terribilmente radical-chic a scrivere ciò e mi autocompiacevo rillegendo quelle parole.Toglietemi tutto ma non i miei reality....
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